Viaggio a Fatima 2005

Appunti di Viaggio……
Un’Emozione lunga 7000 Km.

Il dono è essenziale per l’umanità
(Paul Gilbert; Dono e Reciprocità…

Finalmente, in una calda e afosa giornata di fine Luglio, inizia questo tanto atteso viaggio. Molte le ansie, i timori, per un viaggio cosi lungo, ma tutto pian piano si allontana non appena prendiamo posto sull'autobus, grazie al sorriso ed alla gentilezza dei ragazzi volontari dell'A.M.A.S.I. e del loro presidente Nicola Ferrara. Da subito ci avvolgono come in un abbraccio, prodigandosi in ogni modo per rendere questo inizio di viaggio il più piacevole possibile.

Tante sono le tappe da percorrere e allora via verso la prima meta: Barcellona, bellissima città catalana che colpisce immediatamente per la sua frenetica attività urbana. I due giorni trascorsi lì sono stati intensissimi, solo brevi soste in albergo, perché nessuno di noi voleva perdere neanche un minuto in più del necessario e cosi abbiamo avuto modo di visitare (grazie alla grande esperienza e preparazione della guida) le due facce della città. Il quartiere gotico, con la splendida cattedrale; il municipio, a pochi passi dal nostro albergo; Le inimitabili opere dell'architetto Antonio Gaudì, che ha dato prova della sua genialità artistica con il faraonico tempio della Sagrada Famiglia e del parco Guell (dichiarato patrimonio dell'umanità); Le Ramblas, questo grande palcoscenico all'aperto, dove gli artisti di strada si esibiscono, con i suoi caratteristici chioschi in cui si vende di tutto (fiori, animali, giornali). L'altra faccia, quella culturale e artistica, con i suoi musei importanti, come il museo Picasso ed il museo nazionale d'arte della Catalogna. E, ancora, la visita al Monte Tibidabo, da dove si gode un panorama stupendo di tutta la città. E poi la sera, come rinunciare allo spettacolo di flamengo, il cui ritmo incalzante dei ballerini fa vibrare il tuo corpo e la mente si libera di ogni altro pensiero.
Oppure restare come rapiti davanti allo spettacolo della fontana magica che, con i suoi tantissimi giochi di luci, musica ed acqua, ti trasporta in un mondo incantato. È davvero tutto meraviglioso!!
Continuiamo il nostro viaggio. Ci fermiamo a Saragozza per un saluto alla Vergine del Pilar e via verso un'altra tappa importante: Santiago de Compostela, per dare anche noi l'abbraccio del pellegrino a S. Giacomo, come le migliaia di pellegrini che giungono, quotidianamente (moltissimi a piedi, percorrendo centinaia di chilometri) in questa ridente cittadina del nord della Spagna.
Anche qui visitiamo la splendida Cattedrale, con il suo grandissimo altare in oro e argento, l'immenso incensiere, che ben otto persone fanno oscillare fino a raggiungere quasi le volte della cattedrale; il maestoso organo a canne. Inoltre è d'obbligo fare una visita al sepolcro dell'apostolo di Gesù. Dopo la visita alla cattedrale, ci siamo recati al monte della gioia, dove papa Giovanni Paolo II ha incontrato i giovani nella giornata mondiale della gioventù. Abbiamo fatto un bel tour di tutta la città, la parte moderna, con le sue università, le strutture sportive ed altro.
Lasciato Santiago partiamo alla volta di Fatima. Le sensazioni che si provano qui sono davvero uniche. Nonostante il flusso di migliaia di pellegrini che giungono da tutto il mondo, Fatima ha mantenuto una semplicità ed un'atmosfera familiare, che ti permettono di godere di momenti di profonda meditazione, davanti alla cappella delle apparizioni, o di grande emozione rifacendo il percorso della sofferenza, che molti percorrono in ginocchio o completamente distesi per terra. E poi, visitando i luoghi natali dei tre pastorelli, si ha come l'impressione di camminare in luoghi familiari. Qui la storia delle Apparizioni si carica di un fascino e di un significato particolare. È stata davvero una esperienza unica.
Sempre durante la permanenza a Fatima, non è mancata anche una puntatina a  Lisbona, città bellissima, la cui pavimentazione a "mattonelle" delle strade, la rende già unica. Poi abbiamo ammirato lo splendido monastero di S. Girolamo, la Torre de Belèm, il meraviglioso ponte Vasco de Gama (sull'imponente estuario del fiume Tago), la Cattedrale e la Basilica di S. Antonio (questi solo per citarne alcuni).
Purtroppo dobbiamo partire anche da Fatima e lo facciamo con grande rimpianto.    
Altra tappa del nostro viaggio, Salamanca, definita città della cultura; Splendida, che lascia a bocca aperta, perché camminare lungo le strade è una continua scoperta di opere architettoniche bellissime, ad iniziare dalla maestosa Cattedrale, che con le sue facciate, finemente ricamate, le sue altissime guglie, risulta anche essere dimora perfetta per decine di cicogne; il Palazzo delle Conchiglie, la Plaza Maior, salotto regale dove poter sostare e godere dello spettacolo quasi goliardico di studenti universitari in costume. Mai nome è stato più appropriato, città pulsante di cultura e vitalità.
Ultima tappa di questo lungo viaggio, Lourdes. Appena giunti, la prima impressione è sconvolgente: le strade stracolme di gente che entrano ed escono dai negozi in una corsa affannosa per comprare di tutto. Poi, però, varcando la soglia del cancello d'ingresso alla Basilica, come per incanto tutto cambia; nonostante il fiume di

persone che affollano questo luogo, si viene come rapiti dalle preghiere e dai canti che si odono da ogni parte ed è qui che l'amore e la fede si risvegliano; allora hai voglia di pregare, di toccare ogni cosa di questo luogo santo. Partecipi con gioia a tutti i riti proposti, anche se a volte le attese sono lunghe ed estenuanti.
Dopo tre giorni trascorsi a Lourdes ci prepariamo per il viaggio di ritorno. Ci aspettano altre tappe: Sanremo, Arenzano e giù fino a Telese.
Il viaggio, purtroppo, è terminato, ma tornando a casa ci rendiamo conto che questi giorni trascorsi, hanno lasciato un segno importante e lo capiamo dall'entusiasmo con cui partiamo dai luoghi visitati, dalla gioia che esprimono i nostri occhi.
Ma tutto ciò non sarebbe mai stato possibile senza l'organizzazione e la presenza continua dei componenti dell'A.M.A.S.I.
Tutti, a cominciare dal Presidente, ai portantini, ai medici, sono persone meravigliose che da anni dedicano molto del loro tempo per aiutare ed alleviare le sofferenze di tanti meno fortunati di noi. Grazie Nicola! Grazie ragazzi, dal profondo del cuore! Non dimenticheremo mai questa esperienza: anzi, speriamo che sia stata la prima di una lunga serie, cosi come il bel tuffo che avete fatto in piscina l'ultimo giorno dell'indimenticabile pellegrinaggio.

Annamaria Settinio Luigi Tozzi.  pellegrini.